Era da tempo che questo progetto mi ronzava nel cervello; nel mio piccolo, ho provato ad osservare quello che mi circondava in un settore che per anni (oltre 15) ho studiato, analizzato, ma soprattutto provato a capire veramente: il direct marketing in Italia.
Value Promo, quindi è solo la puntata successiva di questo percorso, ma che ora penso sia doveroso fare con tutti gli altri attori anche più importanti (e sono quasi tutti) di me.
Partiamo da un presupposto: il direct marketing in Italia non fa per niente fico.
Va certamente messo nelle cose scomode da realizzare, con una supply chain vasta (dove ci si sono messe dentro anche le piattaforme di controllo, come se non bastasse) e dove le attività, diciamo border line, sono all’ordine del giorno.
Si tratta di quella cosa, scomoda, ma che va fatta.
La massa la muovi con l’opportunità, l’opportunità la generi con l’offerta, e come la divulghi l’offerta?
Ad aprile di quest’anno (2022) ho partecipato ad un bellissimo Webinar organizzato dagli amici di Shopfully (quelli del volantino digitale); tra le diverse slide, resto stupefatto sulla numero 8 (mi pare).
Alla domanda di Nielsen Q, quale di questi tipi di comunicazione ha influenzato maggiormente la sua decisione di fare acquisti presso l’insegna, questi i risultati (parto dal basso): spot radio 1%, spot tv 4%, pubblicità sulla stampa 6%, out of home 6%, pubblicità on-line 19% e (udite udite) il volantino 32%.
Ora non starò qui ad aprire la famosa diatriba tra digitale e cartceo, ho una mia idea e magari ve ne parlerò in seguito.
Quello che conta è la capacità, è il valore (introduciamo questa parola) che questo media fornisce alla promozione.
Ed è per questo che seppur brutto e sporco, auspicabilmente evitabile dalla GDO, il volantino resta lì, perchè come dicono quelli bravi, è generatore di drive to store.
Value Promo quindi parte proprio da questo assunto: va realizzato un progetto (web) che pubblicizzi chi fa pubblicità, promuova chi fa promozione efficace, e difenda davvero il valore del Volantino in Italia.
So cosa state subito introducendo, il tema ambientalistico, bene, chiudiamolo subito: totalmente reciclato, non è vero che le foreste vengono devastate (come qualcuno racconta) anzi aiuta il processo del reciclo (dove l’Italia è prima in Europa).
Quindi fermiamo subito i Greta Thunberg de noantri, e andiamo su argomenti diversi.
Anzi no, gli argomenti li scopriremo attraverso le pagine web di Value Promo, in un viaggio che faremo insieme (mi auguro per molto tempo) dove la promozione diretta, il direct marketing, verrà raccontato, misurato, valorizzato (in termini di prezzo), ma soprattutto difeso ad oltranza e senza paura.
Ci muoviamo dal motto Wildiano “purchè se ne parli”, perchè è questo che oggi serve a questo settore, la condivisione e l’attenzione che merita, e che non ha.
Nessuna preclusione al Volantino Digitale, anzi ho imparato che il giusto mix è metterli insieme, nessuna chiusura a chi oggi di questo lavoro fa azienda, ma nessuna remora (comunicativa) nello stesso tempo per chi lo sta provando a spengere del tutto (e sono molti i temerari).
Quindi questo post, si chiude qui, non starò ad elencare tutte le aree di Value Promo; sono molte ed ognuna con un suo preciso argomento che spero avrete la bontà di scoprire da soli.
Quello che propongo è solo di iniziare un preciso percorso insieme, di informazione, misurazione, analisi, sinergia, ma soprattutto, un percorso di valore.
Vi va?
Gianluca Copparoni