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Chiarisco subito, ignoranti, inteso come coloro che ignorano.

Nel caso di specie, ignorano tutto ciò che è legato al volantino cartaceo, e differentemente da quello che diceva mia nonna, e cioè quando una cosa la ignori (cioè non la conosci) non metterci il becco, sempre più spesso mi capita di leggere degli ignoranti che il becco lo aprono (o lo postano) e consigliano anzi tifano per il volantino digitale a danno di quello cartaceo che dovrebbe sparire.

Perchè?

La risposta più illuminante nella maggior parte dei casi è “perché si”, in altri leggo, ad esempio per salvare le foreste (e del riciclo della carta grafica chi se ne frega), in altri ancora perché è inefficace, non viene letto e quindi morte al cartaceo, viva il volantino digitale, che invece lo leggono tutti ed è ecologico.

Prima di addentrarmi, come sempre, ribadisco che personalmente non ho nulla contro il digitale, anzi, il nostro sito (www.vpromo.it) contiene al suo interno una pagina dedicata al digitale (Value Digital), però le cose vanno spiegate bene, altrimenti è meglio ignorarle, ed in qualità di ignoranti, meglio tacere.

Parto con questa affermazione (se volete, appuntatevela sulla carta, che sullo smartphone vi si graffia lo schermo).

Non per forza tutto deve diventare digitale, credetemi, non sta scritto da nessuna parte, e a mio parere diventa da analogico a digitale solo ciò che per sua natura è destinato a diventarlo (tipo l’orologio ad esempio), o che è più opportuno digitalizzare; ed è per questo che il volantino, se lo intendiamo come media di promozione diretta, cioè lasciandogli la sua funzione primaria, non può essere sostituito totalmente dal digitale, ma supportato, quello di certo, in una logica efficace di media mix a seconda delle opportunità territoriali (vedi Value Digital).

E allora?

E allora cari ignoranti (cioè voi che ignorate), se proprio non volete tacere, almeno siate più pratici, arrivate al nocciolo della questione, fate come me, provate a ragionare, e ve lo dice uno che ha scarso un neurone e mezzo.

Il volantino va fatto se l’obiettivo promozionale è quello di agire in profondità sul territorio e farlo per promozionare molti prodotti con prezzi variabili ed altamente dinamici.

Tutt’ora è lo strumento principe della promozione diretta, cioè di quei messaggi che devono per ovvia necessità, arrivare in maniera diretta ad una platea massiva (cioè alla popolazione tutta presente sul territorio).

Quindi in nome della praticità, vi domando e chiedo, come fa ad essere diretto, o più diretto il volantino digitale di quello cartaceo, se per essere letto, l’utente deve compire almeno 4 azioni: 1 Prendo lo smartphone / clicco sulla email / clicco sul banner ecc., 2 Apro l’app / notifica, 3 Sfoglio facendo scivolare il dito, 4 Ingrandisco/riduco.

Almeno quattro azioni per leggere un sottocosto, e con la speranza che la batteria non ci abbandoni.

Quindi capite bene, che sforzarsi necessariamente, per rendere digitale qualcosa che non ha motivo di esserlo, è una sonora fesseria; è vero possiamo dire che fa “fico” il digitale, ma sono certo che fa più “fico” un ROI di livello, o no?

In questi casi penso sempre un aneddoto che lessi tempo fa.

Quando Steve Jobs tornò ad essere l’AD di Apple nel 1992, una delle prime cose che fece fu quella di interrompere la produzione del Newton (una sorta di antenato degli odierni tablet); uno dei motivi che addusse fu che il Newton prevedeva il pennino: ”a cosa serve il pennino se già ne possiedi cinque per mano?”.

Bene vi chiedo, a casa serve il volantino digitale se a quello cartaceo bastano due azioni per fare comunicazione diretta? (1 vedo il volantino e lo prendo dalla cassetta / condominiale 2 lo sfoglio e leggo).

Semplice no?

Continuerò nei successivi post a raccontare agli ignoranti di quello che personalmente ho imparato e imparo dal volantino cartaceo ogni giorno, raccontando prossimamente, anche di altri aspetti, come quelli tecnologici ad esempio, e nel frattempo a loro dico: siate più pratici, o se proprio non ci riuscite prima di aprire il becco, contatevi le azioni e ditemi se non è vero.

…Continua…

Ceo & Founder Value Promo Srl
Gianluca Copparoni